Shondaland, la sfida del giovedì sera

Fino a questa primavera l’hashtag dominante sui social era #TGIT, Thank God It’s Thursday: non più Friday, non più l’avvio del finesettimana, ma il giovedì sera. Precisiamo: il giovedì sera di ABC, con tre serie tv in onda una dietro l’altra, Grey’s Anatomy, How To Get Away With Murder e Scandal. La regina, insomma, era Shonda Rhimes, loro ideatrice. Le vicende di Olivia Pope sono state posticipate a data da definirsi, ma nel frattempo medici e aspiranti avvocati invadono ancora le case dei fortunati spettatori statunitensi. Ma tra questi due colossi televisivi, chi è il vincitore?

Shondaland, la sfida del giovedì sera

La cara Shondona, qui sopra ritratta in un momento di entusiasmo, probabilmente dovuto all’avere nuovamente distrutto le speranze dei fan, sembra però aver perso qualche colpo. Il motivo? L’evidente stanchezza che ha caratterizzato entrambi i pilot dei suoi show. Partiamo da Grey’s Anatomy, meglio noto come Mai una gioia a Seattle: le allegre (ehm ehm) vicende di Meredith Grey e amici (quelli ancora vivi, s’intende) sono ormai giunte alla tredicesima stagione. In una sola puntata troviamo concentrati tutti i temi portanti dello show: amori repressi, risse tra colleghi e segreti che riguardano la vita intera dei personaggi.

Shondaland, la sfida del giovedì sera

La domanda che mi ha accompagnata per tutta la puntata è stata: “Ma quanto è invecchiata Ellen Pompeo?“. Complice la normale comparsa di rughe sul viso della protagonista, inizio a trovare la sua recitazione approssimativa e banale, eccessivamente drammatica e pedante. Sì, sto iniziando a muovermi verso la fazione che sopprimerebbe Meredith e schiaffeggerebbe metà del cast. Drammi, troppi drammi, troppe complicazioni anche per chi sa già cosa lo attende nello show. Gli oltre 10 anni della serie si sentono eccome, e servirebbe un po’ di freschezza e vicende meno scontate per farla brillare di nuovo.

Grande ritorno, invece, per How To Get Away With Murder, accompagnato da grandi certezze: prima tra tutte, il mio costante desiderio di vedere cancellato, eliminato, bandito quel rimbambito di Wes Gibbins, lo studente più ficcanaso e impacciato di tutti i tempi, quello che crede di avere ragione e invece non sa far altro che combinare un guaio dietro l’altro. Ecco, di lui non si sentiva affatto la mancanza.

Shondaland, la sfida del giovedì sera

Chi mancava veramente, e ha tenuto tutti (o meglio, tutte) sulle spine durante l’estate, è Frank Delfino. Frank, il bello e dannato della serie, l’omaccione col cuore di panna, quello che veramente non riusciamo a credere sia capace di azioni tanto malvagie perché sotto sotto è davvero leale ad Annalise. Inutile negare che sono stata molto felice di vederlo vivo e vegeto, un po’ meno di vederlo radersi, ma la scena mi ha ripagato da questo piccolo cambiamento! Pollice in su anche per Annalise, tosta come sempre, e per Asher, il buffone della serie capace di sorprendere. Mi ha piuttosto deluso invece il comportamento lagnoso di Laurel e il suo eccessivo attaccamento a Wes la piaga. Il colpo di scena finale è stata la ciliegina sulla torta per una stagione che promette di nuovo grandi emozioni. E’ lei, per me, la serie vincitrice!

New York, shopping mania: tutti miei consigli

Dire New York equivale a dire shopping: complici i numerosi film e serie tv ambientati nella Grande Mela, più o meno tutti conoscono quanto questa città sia famosa per i negozi, specialmente quelli di vestiti. La seconda puntata della mia piccola guida alla città è dedicata ai negozi più belli: spero di incontrare i gusti di ognuno!

Century 21

New York, consigli di shopping

Chiariamo un concetto: a New York, di fatto, i saldi non esistono. Anche se in alcune catene potreste trovare capi in saldo, si tratta quasi sempre di sconti ridicoli. Questo perché la vita in città è molto cara. Esiste tuttavia un meraviglioso grande magazzino a più piani, Century 21: nel cuore del Financial District, a due passi dal One World Trade Center, questo negozio ospita scarpe, accessori, articoli per la casa e abiti, per uomo, donna e bambino. Il suo punto di forza sono gli sconti, molto consistenti, che si trovano anche su prodotti di stilisti o comunque di grandi marchi. E’ l’equivalente di un factory outlet italiano, anche se qui gli sconti sono reali e non ridicole riduzioni.

Strand

New York: consigli a tema shopping

La libreria per eccellenza a Manhattan: quattro piani ricolmi di cancelleria, libri di ogni tipo (dagli scolastici alle monografie artistiche, dai romanzi ai saggi storici) e preziose edizioni antiche. Un vero paradiso per i topi di biblioteca, in cui si possono anche trovare graziosi souvenir, come libri di poesie interamente dedicati alla città. Dove può trovarsi, se non nel quartiere più intellettuale? Un vero gioiello nel Greenwich Village.

Nintendo Store

New York, consigli di shopping

Un paradiso per bambini o nerd di ogni età: questo negozio, non particolarmente grande, si trova al Rockefeller Center. Statue giganti dei personaggi Nintendo sono perfette per scattare un selfie ricordo: intorno, oltre all’orda di bambini saltellanti, potete trovare peluche di ogni tipo, maglie, tazze, oggettistica varia. Al primo piano un grande espositore offre in vendita gli ultimi videogiochi usciti, ed è anche possibile provare alcune console. Il regalo più bello? Il Monopoli a tema!

Victoria’s Secret

New York, consigli di shopping

In Italia purtroppo dobbiamo limitarci ad acquistare ben poco intimo e molti più articoli di profumeria, quindi una visita a questo negozio è d’obbligo. Non si tratta di un acquisto economico, ma sicuramente di qualcosa che avrà un grande successo, partendo già dall’esperienza che si vive appena varcata la soglia. Musica, commesse gentili, camerini che sulla porta recano il nome di città glamour: c’è tutto quello che serve per sentirsi una star! Consiglio il punto vendita di Herald Square, vicino a Macy’s e all’Empire State Building. Lì davanti ci sono dei tavolini, perfetti per una pausa, ma attenzione: sono sempre presi d’assalto.

Bull, la rinascita di Michael Weatherly

Dimenticatevi NCIS: è praticamente impossibile non associare Michael Weatherly a Tony DiNozzo, ma questa serie dovrebbe farvi scordare (più o meno velocemente) dell’agente speciale più sexy di sempre. Jason Bull è il protagonista dell’omonima serie tv, uno psicologo che lavora al servizio di persone impegnate con uno processo. Il suo scopo? Conoscere nei minimi dettagli la giuria e elaborare la strategia più giusta per far fare loro quello che vuole, ossia l’assoluzione del proprio cliente.

Bull, la rinascita di Michael Weatherly

In questa prima puntata è ampiamente mostrato il talento di Bull: saper leggere gli altri, impegnandosi per comprenderli in modo che facciano ciò che lui vuole. E’ un manipolatore? Forse. Però già questo personaggio mi piace. Ha carisma, è attento, ha stile (aria vissuta, barbetta, occhiali da intellettuale, completi eleganti). E soprattutto, nasconde un segreto: come si capisce dalla fine della puntata, non ha avuto un’infanzia facile, e sono stati proprio i suoi problemi famigliari a spingerlo a studiare psicologia, in modo da influenzare le persone che ha intorno. Altra nota importante: il bel Jason è divorziato, e, stando alle battutine dei colleghi, non si è trattato di una separazione semplice.

La sua squadra di lavoro è stata appena abbozzata in 40 minuti di puntata, ma per ora il personaggio che più mi piace, tra i colleghi, è lo stilista/parrucchiere/estetista, un esperto di immagine vestito in modo eccentrico e capace di prestare attenzione ai dettagli più piccoli, che spesso appaiono insignificanti agli altri membri della squadra. Ho trovato abbastanza esilarante il nome (o soprannome, non è chiaro) dell’esperta informatica: Cable. Cavo. Solo gli statunitensi sanno essere così stupidamente simpatici!

La trama della puntata è piuttosto semplice, la classica serie tv che seguono soprattutto gli uomini poco avvezzi alle maratone, con un caso da risolvere e lo sfoggio delle diverse abilità degli agenti/investigatori/avvocati. Sinceramente spero che nei prossimi episodi siano approfonditi i caratteri dei diversi personaggi, in particolare quello del protagonista (anche perché è solo per lui che ho deciso di aggiungere un altro impegno al mio calendario da telefilm addicted). Ovviamente, secondo i miei gusti, non deve mancare neanche un intreccio amoroso, anche perché sono ancora reduce dall’epica storia tra Tony e Ziva in NCIS.

Bull, la rinascita di Michael Weatherly

Se proprio state ricercando qualche indizio del passato ruolo di Weatherly, ce n’è uno che soddisferà la vostra curiosità: prestate attenzione alle occhiate ammiccanti e ai saluti che Jason Bull rivolge alle belle donne che gli svolazzano intorno. Perché un DiNozzo è per sempre!

Scream Queens, nuove follie tra le corsie dell’ospedale

La serie tv più trash di sempre è tornata: Scream Queens è ripartita con la sua seconda stagione la scorsa notte, ed è stata pubblicizzata come un nuovo pieno di follia. Quest’anno le vicende non sono più ambientate all’interno del college, bensì dentro un ospedale appena ristrutturato dalla ex preside Dean Munsch. Ma dove eravamo rimasti?

Scream Queens, nuove follie tra le corsie dell'ospedale

Alla fine della prima stagione Red Devil è stato mascherato: la serie di omicidi era stata infatti gestita da Hester Ulrich, strepitosamente interpretata da Lea Michele, figlia della ragazza morta nella vasca da bagno durante la festa, più di vent’anni prima. In carcere, però, sono finite le tre perfide Chanel, capitanate da Chanel Oberlin/Emma Roberts, che probabilmente è davvero così acida e antipatica anche nella realtà. La preside Munsch è balzata in cima alle cronache con il suo movimento, il neo femminismo, e la tanto amata/odiata protagonista Grace è uscita di scena: non la ritroviamo nella seconda stagione.

Nei primi minuti della puntata scopriamo qual è la nuova maschera indossata dall’assassino: si tratta di un costume di Halloween verde, un mostro che si dice abiti proprio la palude dietro l’ospedale. Intanto si consuma un delitto: un uomo bisognoso di cure viene gettato nelle acque melmose da un dottore che ha molta fretta di tornare al party del 31 ottobre. Tornati ai giorni nostri, il primo paziente del nuovo ospedale è una donna che soffre di irsutismo; la Munsch si rivolgerà prima a Zayday Williams, studentessa della scuola di medicina, e poi alle Chanel, riabilitandole, per risolvere il caso. Ovviamente non poteva mancare il primo omicidio: sarà la più sfortunata delle ragazze, Chanel 5, a morire, insieme alla ragazza lupo mannaro. Entrambe sono state uccise da un misterioso personaggio che veste i panni del mostro della palude.

Scream Queens, nuove follie tra le corsie dell'ospedale

Personalmente ho trovato questa nuova puntata un po’ debole: sangue e battute irriverenti ci sono sempre, ma manca ancora quel pizzico di assurdità che aveva reso davvero memorabile la prima stagione. Inoltre il mio personaggio preferito, Hester, compare solo per pochi minuti, e forse proprio la sua presenza sarebbe stata in grado di riempire le mancanze che ho notato. Mi è sembrato tutto molto poco spontaneo e poco divertente, senza una storia ben definita. Penso che seguirò ancora le prossime puntate, ma senza un colpo di scena potrei anche abbandonare la visione. Scusa, Ryan Murphy!

New York: tutti i luoghi da non perdere

Chi mi conosce lo sa: New York per me è la città del cuore, quella a misura d’uomo nonostante la sua vastità, in cui chiunque può realizzarsi. New York chiede tanto ma dà molto di più.

New York: tutti i luoghi da non perdere

Questa estate sono stata per la seconda volta a New York (la mia prima volta è stata nel 2011), e ho avuto la possibilità di muovermi molto più liberamente e avere più tempo da dedicare ai luoghi che più mi interessavano. Ho pensato di proporvi una piccola guida per la città, con i miei consigli su cosa non dovete assolutamente perdervi per il vostro viaggio futuro! E se non avete alcuna vacanza in programma, almeno potrete fare un’esperienza virtuale!

Il rooftop del Metropolitan Museum

New York: tutti i luoghi da non perdere

All’ultimo piano del museo più completo della città troverete una fantastica terrazza, perfetta anche per fare un aperitivo all’ora del tramonto. La vista su Central Park e sullo skyline cittadino è davvero bella e diversa da quella che potreste notare dai “soliti” grattacieli. Qui in cima sono esposte mostre temporanee, sempre molto particolari: quando sono stata mi sono trovata davanti a una riproduzione a grandezza naturale della casa di Psycho!

High Line

New York: tutti i luoghi da non perdere

Famosissima e frequentata anche dai newyorkesi, si tratta di una vecchia ferrovia nel cuore del Meatpacking District: l’ultimo treno qui è passato negli anni Ottanta, ma la sopraelevata è stata riqualificata in maniera deliziosa. Una lunga passeggiata da cui avrete una vista splendida sull’Hudson e il New Jersey, piena di fontanelle, panchine e piante di ogni tipo. Ottima la vista sul gigante di Midtown, l’Empire State Building.

Greenwich Village

New York: tutti i luoghi da non perdere

In assoluto il mio luogo preferito in città: atmosfera romantica e intellettuale, case piccole e strette. Se vi muovete verso Washington Square, cuore del quartiere, troverete bambini che giocano, artisti di strada intenti a suonare, gente di ogni tipo impegnata in una partita a scacchi. Muovendovi verso Perry Street, invece, entrerete nell’area più chic, con case eleganti e abitate da vip (come Sarah Jessica Parker!)

Giardino delle sculture

New York: tutti i luoghi da non perdere

All’interno del MOMA (Museum of Modern Art), è il posto perfetto per concludere la visita. Iniziate dagli ultimi piani e terminate qui, al pianterreno, in un rilassante giardino moderno. Una piccola vasca colma d’acqua, sormontata da un ponte in pietra, e tutto intorno piante e sculture. La mia preferita è The river, che ritrae un giovane sull’acqua, ma potete anche trovare un’opera di Auguste Rodin!

Brooklyn promenade

New York: tutti i luoghi da non perdere

Non ho idea del perché qui sia sempre deserto, nonostante la vista spettacolare che si gode su Midtown. Se c’è bel tempo si riesce anche a vedere la Statua della Libertà! E’ il luogo ideale per scattare fotografie: una lunga passeggiata sul fiume, piena di panchine adatte per una romantica pausa. Io vi consiglio di visitarlo di notte, è un’esperienza davvero emozionante. Spostandosi un po’ in direzione Uptown, si riesce anche a vedere l’Empire State Building: qui però la vera protagonista è la Freedom Tower del One World Trade Center.