Perché JustEat è l’invenzione dell’anno

Non è esattamente l’invenzione dell’anno, perché JustEat è stato fondato nel 2000 in Danimarca (proprio come Tiger! Coincidenze? Io non credo) e in Italia è sbarcato da circa 2 anni: tuttavia è solo da quest’anno, quando ahimé la mia vita milanese è diventata più solitaria, che ho iniziato ad usarlo più spesso e ad apprezzarlo fino in fondo.

Perché JustEat è l'invenzione dell'anno

Partiamo dal principio: JustEat è un servizio di consegna di cibo a domicilio, basta inserire nel form l’indirizzo desiderato per la consegna e scegliere tra i numerosi ristoranti che consegnano in quella zona! Si può visualizzare il menù e anche leggere le recensioni, utili per quanto riguarda l’aspetto della puntualità di chi consegna. A volte capita anche che ci siano delle promozioni, in singoli ristoranti oppure, più in generale, attraverso l’uso di un codice sconto. Il pagamento è altrettanto semplice, in quanto si può scegliere di pagare in contanti alla consegna oppure attraverso PayPal o una carta di credito.

Se dovessi trovare pecche, oltre all’assuefazione d’uso, è che purtroppo l’app (o il sito web, che funziona allo stesso modo) è perfetta se usata in città medio/grandi, ma assolutamente inutile quando provate a utilizzarla in un paese di cinquemila anime, come ad esempio quello in cui vivo una volta lasciata Milano. Ecco che, allora, non si passa più da un comodo servizio gestito da terzi, che si occupa (soprattutto) dei vari possibili problemi legati alla consegna, ma bisogna ricorrere al solito metodo della pizzeria o del giapponese d’asporto, che spesso non propongono neanche la consegna a casa come servizio.

Io, ovviamente, ne sono rimasta conquistata. Se il frigo è semivuoto, se non ho voglia di cucinare ma ho voglia di qualcosa di sfizioso, se rincaso tardi, JustEat è la mia salvezza: ho la garanzia di avere una buona cena, ancora calda, consegnata direttamente sulla porta di casa, e abito al quarto piano, senza ascensore! Soprattutto, apprezzo l’idea di comodità e immediatezza di questo servizio: ho provato diversi ristoranti, il più memorabile dei quali è stato sicuramente l’indiano che ha consegnato puntualissimo anche la sera del 31 dicembre, in pieno centro a Milano! Ed è grazie a JustEat che ho scoperto uno dei miei posticini preferiti qui in città, Tramé (ma questa è un’altra storia). Ultima nota, non meno importante: i loro social media manager sono persone attentissime e ironiche, sempre pronte a rispondere sui social ai clienti. Deformazione professionale, la mia? Forse!

P.S. Questo post non è assolutamente sponsorizzato, ma se JustEat volesse offrirmi qualche cena gratis o un lavoro accetto volentieri!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *